Rigurado ai suoi problmi di occhi, ieri Stéphane Lambiel sulla sua Pagina Ufficiale FaceBook ha lasciato a tutte le fans un messaggio
"Mi dispiace annunciare che non potrò partecipare all'edizione di quest'anno di Art on Ice Shanghai. Ho subito una serie di esami medici questa settimana che ha portato alla identificazione di un problema minore vascolare in un occhio. Con qualche settimana di riposo, dovrei essere in grado di mantenere il resto del mio programma invariato. Chiedo umilmente scusa al pubblico degli Spettacoli di Shanghai e spero di incontrarli nuovamente il prossimo anno. Grazie per tutto il vostro sostegno"
Dal sito di Art on Ice solo il silenzio . . . . . Tuttavia informazioni sono arrivate tramite Weibo (un analogo di Twitter)
Informano che Stéphane come mi aspettavo non è andato a Shanghai. Pare che abbia finito le analisi che doveva fare ed abbia lasciato l'ospedale, per fortuna, dopo essere stato trattato farmacologicamente. Secondo il medico ora ha bisogno di un momento di riposo prima dell'arrivo dei risultati dei test a cui si è sottoposto !
Il desiderio di tutte/i noi ora è uno solo - una pronta guarigione. Stéphane mi raccomando siamo tutte/i con tè !? Continueremo a mandarti sostegno e altra forza per guarire Ora sono un pò rassicurata rispetto ai giorni scorsi anche se non è ancora finita del tutto la preoccupazione
Ti vogliamo presto guarito del tutto e di nuovo sul ghiaccio !
Dopo che ho scritto il post è arrivato messaggio dal sito di Art on Ice
che dice : "Stéphane Lambiel Ringrazia per il vostro sostegno e l'amore" Siamo stati informati solo adesso che è uscito dall'ospedale. Egli è in cura farmacologica ed ha bisogno di riposo. Nel frattempo, Stéphane è in attesa dei risultati completi di tutti gli esami. Ci dispiace che Stéphane debba perdere gli show di Art on Ice di quest'anno, entrambi gli spettacoli a Shanghai. Stéphane ci ha chiesto di ringraziare tutti i suoi fans per il loro sostegno e amore. Ci auguriamo che Stéphane recuperi presto la salute e siamo ansiosi di vederlo a Shanghai il prossimo anno. (26.05.2012)
Stéphane ha avuto necessità di fare un'esame urgente all'Ospedale di Ginevra a causa di un grave problema agli occhi. Pare che sia ancora in ospedale aspettando di fare ulteriori esami agli occhi. Stéphane ha discusso intensamente con il suo medico fin dall'inizio ed ha cercato di fare del suo meglio per andare a Shanghai - nella situazione attuale pare che mancherà di sicuro allo spettacolo di sabato 26 maggio. Incrociamo tutti le dita per Stéphane e preghiamo per lui - a seconda dei risultati degli ulteriori esami a cui deve sottoporsi potrebbe partecipare allo spettacolo di domenica 27 maggio.
Ma soprattutto, se anche non dovesse riuscire ad andare a Shanghai, penso che il pubblico capirebbe - la cosa importante è che i suoi occhi guariscano del tutto e bene.
Io continuo a pregare per lui ...... non basta incrociare le dita
Fre le doti artistiche di Stéphane c'è anche la capacità di creare magnifiche coreografie (ora lui ne ha create di molto belle anche per altri pattinatori )
Qui in particolare vorrei parlare di questa coreografia fatta per DaisukeTakahashi un pattinatore davvero bravo e di cuore ....
"Valse d'Amelie" Daisuke e Stéphane al lavoro
"Valse d'Amelie" coreografia di Stéphane Lambiel esegue Daisuke Takahashi
Se mi fossi trovata a guardare questa coreografia senza sapere che era di Stéphane lo avrei sospettato - si vede si sente la sua mano alcuni passi e movimenti possono essere solo quelli di Stéphane e si apprezza moltissimo il lavoro finito
In questo video Stéphane assiste al programma di Takahashi "Valse d'Amelie" ai campionati del mondo del 2011
Sul sito Absolute Skating trovate una bellissima intervista fatta ai due nel 2010 mentre lavoravano insieme
Le notizie dell'ultima ora su internet girano veloci e non sono buone - sembra che Stéphane non sia a Shanghai - e che non parteciperà agli spettacoli di Shanghai perchè non stà bene. Non sì sà che cosa gli è successo e niente altro se non questo - che è stato postato su un forum e alcuni blog russi
Purtroppo sembra che sia vero anche perchè lui non risulta nell'ordine di uscita dei pattinatori ed è stato confermato su Lambiel News.
Spero non sia nulla di grave - e che si riprenda presto ma perchè non fanno sapere che cosa gli è successo. Sul suo sito - nemmeno l'ombra di una parola a riguardo e su Twitter c'è solo un tweet che lo annuncia con dispiacere e viene postato lo stesso post del forum
Eccomi di nuovo a condividere con vuoi l'ultima intervista dell'amica Barbara Castellaro Pubblicata sul sito Art on Ice
Questa è l'ultima intervista da lei fatta con Stéphane durante lo spettacolo Music on Ice a Bellinzona l'8 gennaio 2012
Bellinzona, 8 gennaio 2012. Ha interpretato molti ruoli in gara e negli spettacoli, ha indossato le maschere di personaggi diversi, si è regalato e si dona senza riserve al pubblico di tutto il mondo. Questo pomeriggio sarà il duca di Mantova dal “Rigoletto” di Giuseppe Verdi per raccogliere fondi per il Giappone, insieme ai pattinatori di “Music on ice”, ma lui è semplicemente l’amatissimo Stéphane Lambiel che ci offre un’altra intervista, a tutto campo, passando con leggerezza da un argomento all’altro, a partire dai suoi esordi, ancora bambino, su una pista di pattinaggio.
Stephane, la tua intervista raccolta al Palavela di Torino ha avuto un grande successo. Sei molto amato in Italia. Replichiamo, ti va?
Stéphane: Certo. Sono molto felice... E ne approfitto per ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto e continuano a seguirmi in tutte le mie attività.
Una curiosità: Quando hai capito che quella del pattinaggio artistico era la strada della tua vita?
Stéphane: L’ho sempre saputo fin da piccolo. Sono cose che senti. Era come se pattinare fosse il mio destino. Eppure, ho dovuto aspettare, sai? Convincere mia madre che non si trattava soltanto di un capriccio e attendere. Ho iniziato a scendere in pista a 7 anni. Ci sono atleti che lo fanno e l’hanno fatto molto prima.
Adesso che ti sei ritirato dalle competizioni ti posso chiedere alla luce di trionfi e sconfitte di fare un bilancio della tua carriera...La gioia più grande, la delusione maggiore, i rimpianti...
Stéphane: Sì, adesso che mi sono ritirato dalle competizioni posso guardare serenamente al mio passato, a ciò che è stato. Quando lo faccio ti posso dire che non provo alcun rimpianto oppure dolore o delusione. Sento molta gioia, la felicità di chi ha fatto quello che voleva fare nella vita fino in fondo. Quando dai tutto non ci possono essere rimpianti, né brutti ricordi. Sono una persona estremamente fortunata.
I tuoi programmi per il 2012: in pista e fuori. Continuerai a recitare? Ti vedremo nuovamente a Pinzolo con i ragazzi di Mishin?
Stéphane: Sicuramente, in questo momento, ti posso dire che il pattinaggio occuperà gran parte dell’anno nuovo di Lambiel; ci saranno spettacoli ed esibizioni. Non so se continuerò a cantare o a recitare... Non ho ancora fatto programmi in questo senso... Prometto a coloro che mi seguono che li terrò aggiornati sul mio sito ufficiale... Per quanto riguarda Pinzolo: è stata una bellissima esperienza trovarmi con i ragazzi del summer camp di Alexei, con Evgeni, con Liza, con Artur, l’estate scorsa. Non so se sarò presente anche nell’agosto 2012: non ne abbiamo ancora parlato... Posso dire che mi piacerebbe perché mi ha arricchito lavorare con tutti loro.
Plushenko è tornato per la seconda volta alle gare. Sei stato suo collega, suo avversario, hai lavorato con lui. La tua opinione. Che cosa dobbiamo aspettarci ora e a Sochi?
Stéphane: Evgeni è un grandissimo campione. L’ho ripetuto spesso. E’ un uomo serio, un lavoratore instancabile. Si è sottoposto e si sottopone ad allenamenti durissimi per continuare a pattinare agli altissimi livelli ai quali ci ha abituati. A Torino, una settimana fa, l’ho inserito tra i favoriti per la vittoria degli Europei e continuo a pensare che se ha deciso di tornare l’ha fatto con responsabilità, convinto di ottenere risultati tangibili...
Un’opinione di Stéphane sui pattinatori italiani che ci rappresenteranno nei prossimi campionati. In vista di queste competizioni internazionali che cosa dobbiamo aspettarci da loro?
Stéphane: La squadra italiana è splendida. Questi ragazzi hanno dimostrato la propria bravura già nelle tappe di Grand Prix... Secondo me continueranno a regalarci soddisfazioni anche agli Europei di Sheffield e ai Mondiali di Nizza... Voglio ricordare tra gli altri Paolo Bacchini; ho lavorato con lui per quattro mesi: è un ragazzo pieno di entusiasmo, si impegna moltissimo e avrete notato quanti rapidi miglioramenti ha compiuto... “Il Barbiere di Siviglia”, il suo programma lungo, è ambizioso, certo, ma anche molto ricco, pieno di espressività e di eleganza...
Hai lavorato con Carolina... Ci parli di lei e del suo pattinaggio?
Stéphane: Carolina è maturata moltissimo e ha raggiunto i risultati che meritava da tempo... E’ una pattinatrice bellissima, elegante, espressiva... è perfetta...
Il tuo rapporto con la musica...
Stéphane: Ma io vivo con la musica... La ascolto in continuazione. Non potrei concepire il mio mondo senza musica... In casa, in auto, dovunque io vada, la ascolto... di tutti i generi, da un repertorio più classico ad uno più leggero... Ne ho bisogno per riempire le giornate, la mia esistenza... Sì potrei definirlo un bisogno... un legame... anche qui, oggi, ho la necessità di ascoltarla, è qualcosa di cui non posso fare a meno...
Questa sera pattini per il Giappone che meno di un anno fa fu colpito da una terribile calamità. Il messaggio di Stéphane per quelle popolazioni.
Stéphane: Dare alla gente che ha bisogno tutto l’aiuto che possiamo diventa un dovere, lo stiamo facendo e continueremo a farlo... Si deve cercare di dare sollievo alla sofferenza. Ai giapponesi voglio dire di essere forti. Non li dimenticheremo e li aiuteremo a lasciarsi alle spalle tutto questo...
Stéphane, con questo messaggio di speranza, scivola via per indossare gli abiti di scena. Attendiamo di vederlo, oggi, e in tutti gli spettacoli futuri che ci ha promesso; lo aspettiamo per la prossima intervista, affinché continui a regalarci un frammento di sé e della sua vita.
Music on Ice Bellinzona 8 Gennaio 2012 - Don't Stop the Music
Music on Ice Bellinzona 8 Gennaio 2012 - Rigoletto
Dopo alcune interviste eccomi tornata ai suoi programmi. Sono arrivata alla stagione 2005/2006 ed al suo If i hadn't got you
Questo è uno dei suoi programmi più moderni sulla bellissima musica di Lisa Stansfield ....... creato per il magifico spettacolo Art on Ice
Questo non è uno dei suoi migliori programmi in assoluto ma è davvero bellissimo ugualmente e con una musica molto coinvolgente. Davvero un bel lavoro ...... come sempre è riuscito a toccarmi nel profondo, ogni suo movimento è eleganza e classe ...... ogni sua esibizione un vero balletto. Lui non è un semplice pattinatore, è un vero artista, un ballerino una persona che si diverte mentre pattina e lo dimostra sempre !
2a intervista dell'amica Barbara Castellaro fatta al Palavela di Torino il 1° Gennaio 2012 in occasione di Capodanno on Ice 2012
1° gennaio, Palavela. Una sciarpa avvolta intorno al collo, l’aria da artista maudit di una lontana Bohème che non esiste più,Stéphane Lambiel si racconta… Si è ritirato dalle competizioni dopo le Olimpiadi di Vancouver, ma da allora ha interpretato tanti ruoli diversi sul ghiaccio, sul palcoscenco di un teatro e su quello della vita, dove il suo impegno a favore dei meno fortunati, un impegno silenzioso, ma attento ai bisogni degli altri, ha confermato la sua immensa umanità.
Domanda: Bentornato in Italia e qui a Torino per questo Capodanno sul ghiaccio. Stéphane, qualcuno afferma che sarai alle Olimpiadi di Sochi 2014, questa volta però non come atleta in gara, ma come coreografo. Lambiel: Non lo so, non sono ancora certo… Che dirti, sarebbe bellissimo. Lo spero. Per il momento Sochi 2014 è un sogno che vorrei vedere realizzato.
D: Siamo abituati ad incontrare uno Stéphane sempre sorridente, simpatico, solare, ma Liza Tuktamisheva ha detto che nel tuo lavoro sei serio e persino severo. Com’è veramente il Lambiel coreografo e come sei dietro le quinte del pattinaggio? Lambiel: A me stesso quando pattinavo nelle competizioni ho sempre chiesto moltissimo. Sono un perfezionista. Tutto deve essere curato nei minimi dettagli, con attenzione. Altrettanto faccio, adesso, quando lavoro con i ragazzi nelle coreografie. Si deve essere oggettivi, si deve prestare attenzione a tutto, a costo di sembrare severi. Nel mio lavoro sono molto serio. Questo non significa che io non sia solare, sorridente e che non scherzi. Ci sono i momenti giusti per ogni cosa.
D: Porti avanti progetti di beneficenza. Il 7 e l’8 gennaio sarai a Bellinzona per “Music on ice” insieme a Laurent Tobel e a tanti tuoi colleghi per un’iniziativa a favore del Giappone. Quanto è importante per un atleta famoso come te regalare il proprio volto e il proprio impegno per i meno fortunati? Lambiel: Non è solo importante. Diventa un dovere. In particolare mi ha sempre colpito la sofferenza dei bambini. Ti rendi conto che molti hanno grandi opportunità, mentre altri non hanno la possibilità di mangiare, di studiare, di giocare? E’ ingiusto, estremamente ingiusto. Noi siamo persone molto fortunate: abbiamo tutto, ma, molto spesso, lo diamo per scontato, lo consideriamo qualcosa che ci è dovuto. Dovremmo imparare a riflettere di più, a pensare a chi sta soffrendo. Ciascuno di noi può fare la sua parte, può dare il proprio aiuto a coloro con i quali la vita non è stata generosa. Aiutare è un verbo importante.
D: Hai partecipato alla tourneè de “La Revue” nella veste di showman, di cantante, anche di attore. Ci parli di questa esperienza che ti ha portato lontano dal ghiaccio? Lambiel: E’ stata una sfida, un altro modo di reinventarmi, di dirmi: Stéphane prova a vedere che cosa riesci a fare fuori dal ghiaccio. E’ un mondo affascinante, un’altra forma di arte. Ho persino cantato e mi piace moltissimo. Tutti insieme abbiamo fatto un buon lavoro.
D: Il presente ed il futuro del pattinaggio maschile sul ghiaccio: chi, secondo Lambiel, regalerà grandi emozioni nelle prossime competizioni internazionali che caratterizzeranno il 2012, Europei e Mondiali? E chi è l’erede di Stéphane, chi si avvicina al tuo modo di interpretare il pattinaggio? Lambiel: Non so chi sarà il mio erede. Ti posso fare alcuni nomi di pattinatori che mi piacciono e che sono certo potranno raggiungere obiettivi prestigiosi. Javier Fernandez, per esempio. Lo trovo bravissimo, elegante, coinvolgente. Patrick Chan è un grandissimo. L’ha dimostrato e lo farà ancora. E, poi… è tornato a gareggiare Plushenko… e con lui sul ghiaccio le emozioni saranno assicurate… vedrete…
D: Sei stato definito il “Piccolo Principe” esattamente come il personaggio del tuo libro preferito (che è anche uno dei miei); quanto senti tuo questo paragone? Quanto del Piccolo Principe di Saint-Exupéry c’è in Stéphane? Lambiel: Bella domanda. Amo molto questo libro, non è un libro per bambini, è molto profondo… Stéphane e le Petit Prince di Saint-Exupéry… vediamo: a 26 anni resto sempre un bambino per molti aspetti, esattamente come il Piccolo Principe; continuerò a rimanerlo per tutta la vita… Anche a me, come a lui, piace scoprire… la scoperta è importante, fondamentale, che si tratti di esplorare una stella, una persona o un luogo… dentro di me c’è un bisogno di conoscere che mi aiuta ad aprirmi ad ogni esperienza e ad affrontarla con entusiasmo… Forse in questa parola: “scoperta” si condensa il Piccolo Principe che è dentro Stéphane Lambiel… è importante che gli uomini non lo dimentichino… non si conosce mai abbastanza…
D: Un’altra volta a Torino, un’altra volta al Palavela dove nel 2006 hai vinto l’argento olimpico. Come ricordi quel momento di cinque anni fa e che cosa senti quando scendi su questa pista? Lambiel: Ogni volta che pattino al Palavela ripenso a quei momenti, sempre. Non trovo le parole per descriverti quell’emozione… forse non esistono. La medaglia olimpica è il sogno di ogni atleta…
D: Siamo a Capodanno: il momento dei propositi e anche degli auguri. Un obiettivo per il 2012 da parte di Stéphane e un augurio al pubblico italiano che ti ama e che ti segue con affetto. Lambiel: Forse sarò scontato, banale, ma auguro a tutti la salute. E’ il regalo più importante: se la possiedi puoi provare a fare tutto. E, poi, il mio augurio è che possano realizzare i loro sogni. Sognare è importante. Non dovremmo mai smettere di farlo.
Quando lasci Stephane, ancora una volta, ti rendi conto che non hai soltanto raccolto un’intervista, ma qualcosa di molto più importante. Ti ha spiegato che cos’è la vita e l’ha fatto con la semplicità del bambino che conserva dentro di sé. Ti ha fatto un dono, speciale, particolare, ti ha lasciato un pezzetto di sé, delle sue emozioni, del suo modo di essere, insegnandoti che “tutti i grandi sono stati bambini, ma pochi di essi se ne ricordano”.
Bellissima intervista Barbara, sempre dal sito Art on Ice - questa è la mia preferita in assoluto. Grazie ancora
Eccomi a voi con alcune interviste recenti di Stéphane. Sono interviste fatte dall'amica Barbara Castellaro per il sito Art on Ice Naturalmente prima di postarle qui ho chiesto la sua autorizzazione. La prima intervista è stata fatta nell'Ottobre 2011 in occasione del Golden Skate Awards di Torino
Medaglia d'argento ai Giochi Olimpici di Torino 2006. Due volte Campione del Mondo nel 2005 e nel 2006. Tre medaglie d'argento ai Campionati Europei (2006, 2008, 2010). Stéphane Lambiel, svizzero di Martigny, è una presenza costante a Torino e ha partecipato a numerosi galà del ghiaccio. Il “Piccolo Principe”, come è chiamato, dal personaggio del suo libro preferito, soltanto all’inizio di ottobre ha partecipato ad un evento unico: l’Opera on ice, svoltosi all’Arena di Verona, ghiacciata per l’occasione, una fusione tra lirica e pattinaggio artistico. Lo incontriamo negli spogliatoi del Palavela poco prima del Golden Skate Awards, ancora con la tuta, senza i costumi che indosserà durante l’esibizione. Affascinante proprio nella sua semplicità, attraente e carismatico, con il sorriso sulla labbra.
D: Stéphane Lambiel, il signore delle trottole, e ora anche il Duca di Mantova nel Rigoletto ed un eroico Guglielmo Tell. Hai conquistato, soltanto una settimana fa, l’Arena di Verona che ti ha tributato una standing ovation che è parsa a tutti infinita ed incredibilmente meritata. Come hai vissuto quest’esperienza unica che ha visto fondersi due arti immense lirica e pattinaggio artistico?
Stéphane: Verona è una città bellissima e l’Opera sul ghiaccio è stata un’esperienza incredibile. Il legame fra la lirica, il pattinaggio artistico e questo sito così bello ha rappresentato per me un’opportunità unica. Il calore del pubblico, quello che, del resto, incontro in ogni luogo dove mi esibisco, mi ha commosso. Devo confessare, però, che ho avuto un attimo di preoccupazione, di paura. Faceva molto caldo da voi in Italia, pur essendo ai primi di ottobre. E mi sono detto: “e se mentre sto pattinando si sciogliesse il ghiaccio sotto i miei piedi?”. Fortunatamente non è accaduto nulla e la pista ha retto. E’ andato tutto bene. E, poi, ero emozionato, molto…”
D: Lo immagino: sai che l’Arena di Verona è uno di quei templi della lirica dove anche i grandi tenori tremano? Stéphane: Ah sì? … Bene allora… sono giustificato… Sapevo che l’Arena è famosa in tutto il mondo come tempio della lirica, certo…ma non questo particolare sull’ansia dei tenori nell’affrontare il pubblico…
D: Hai interpretato grandi eroi romantici, un tuo connazionale, Guglielmo Tell, e, nel caso del Duca di Mantova nel “Rigoletto” di Verdi, un eroe maledetto… Stéphane: Quello del Duca di Mantova è un ruolo affascinante, coinvolgente … però hai ragione: si rivela egoista e, a modo suo, sicuramente negativo… almeno in alcuni momenti, leggero, privo di scrupoli, se non proprio maledetto… Però mi sono divertito…
D: Ad agosto sei stato al Summer Camp di Alexei Mishin a Pinzolo insieme ad Evgeni Plushenko. Com’è stata questa esperienza. Ci racconti qualcosa… Stéphane: Pinzolo è stata un’esperienza bellissima, non soltanto per la presenza di Alexei ed Evgeni, ma anche per quella di Artur Gachinskiy e Lisa Tuktamysheva, due giovani atleti meravigliosi. Per non parlare di tutti i ragazzini che hanno preso parte al summer camp. Definirli straordinari è riduttivo. Il programma di allenamento era duro, in certi momenti persino pesante, sai che nessuno, mai, si è lamentato, ha chiesto una pausa oppure ha detto di essere stanco? Erano sempre entusiasti, pieni di vita, straordinari…
D: Dopo questa esperienza estremamente positiva vedremo, in futuro, uno Stephane Lambiel insegnante, preparatore di nuovi campioni? Stéphane: E chi può dirlo… Non lo so. Per il momento mi occupo di coreografie, partecipo alle esibizioni, ai Galà… ma non si può escludere nulla nella vita.
Sulla scia di Verona, la nostra fotografa chiede a Stéphane di simulare due espressioni: un volto allegro e solare, che poi è il suo, ed un viso cattivo truce. Ci accorgiamo che il secondo gli riesce proprio male e glielo facciamo notare. Lui ride allegro, spensierato, solare. E a noi va bene che resti l’eroe buono, quello che sa perfettamente che “non si vede bene che con il cuore”, che “l’essenziale è invisibile agli occhi” e che, ogni volta che scende in pista, ci regala le sue stelle, stelle che sanno ridere, mucchi di sonagli che sanno ridere, quelli del Piccolo Principe che è dentro di lui e che è dentro ciascuno di noi.
Stéphane Duca di Mantova
Grazie cara Barbara per avermi permesso di riportare le tue interviste e per averle fatte ........ che bello essere al tuo posto ;-)
Ma torniamo ai programmi di Stéphane . . . sono arrivata a Fix You - uno dei suoi capolavori
Questo magnifico programma è suddiviso in due parti in cui vengono espressi sentimenti contrastanti fra di loro con una coreografia mirabile Nella prima parte abbiamo una musica lenta, in cui le parole della canzone si allungano. Il clima inizia tranquillo, ma mano mano che la performance prosegue si sente una nota malinconica, cupa, tormentata, opprimente. Quasi come il risveglio in un'incubo da cui non riesci a fuggire. Non può che esprimere tristezza malinconia ed oppressione Infatti Stéphane indossa una maschera ed i suoi movimenti sono lenti, allungati e circolari. Poi nella seconda parte cambia la musica, lui toglie la maschera e cambiano i movimenti che ora si sviluppano prevalentemente verso l'alto (trottole escluse) veloci energici e pieni di vita. La sua grande espressività che si sostituisce alla maschera di prima. I movimenti verso l'alto mi pare che rappresentino il desiderio di abbracciare il mondo che è tornato a poter toccare e vivere. Dai movimenti lenti e circolari passa a quelli veloci molto più energici e verso l'alto quasi come una vera rinascita ed i sentimenti che esprime sono proprio quelli di allegria, ritorno alla vita, soddisfazione euforia. Grande la capacità interpretativa di Stéph - bellissimo il suo meraviglioso sorriso appena si toglie la maschera ....... un sorriso rivolto verso il mondo intero ;-) La seconda parte di questo programma riesce proprio a darmi voglia di vivere e mi trasmette un senso di rinnovamento e di rinascita, di sollievo e di felicità. Io lo trovo MERAVIGLIOSO
Questi sono proprio giorni di premi a quanto pare ...... Devo ringraziare di cuore la sorella di blog Laura del blog "Hot Blades Hot Passion"
per avermi voluto attribuire questo Premio
Le regole di questo premio sono le seguenti:
1° Scrivi tre frasi che ti rappresentino
2° Scrivi il titolo di tre canzoni che ami
3° Esprimi un desiderio
4° Scrivi una parola che rispecchi il tuo desiderio
5° Assegna il premio ad altri 7 blog
Ho appena ricevuto questo premio sul Rifugio degli Elfi quindi scusate ma il punto 5 questa volta lo salto - considerate valide le attribuzioni che ho fatto al Rifugio qui
Le frasi e le canzoni sono le stesse ma le riposto - mi piacciono
"Non si nasce donna: si diventa."Simone De Beauvoir
"Non leggete come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi per istruirvi. No, leggete per vivere. " Gustave Flaubert
"Vivisezione. Nessuno scopo è così alto da giustificare metodi così indegni" Albert Einstein
Per le tre canzoni che amo accovi i video
"Don't Stop the Music" di Jamie Cullum
"Only When you Leave" Spandau Ballet
"Sei nell'Anima" Gianna Nannini
Il resto lo trovate sul link sopra con l'attribuzione del premio al Rifugio
Queste fotografie ed i filmati - sono del 4 aprile scorso ad Angarsk dove Stéphane ha festeggiato il suo compleanno con le fan del luogo (anche se il suo compleanno è il 2 aprile ...)
Mi è piaciuta molto la fotografia con la torta con sopra le coccinelle quindi eccomi a condividere il post di C'est toi le soleil Lambil_ru
Questa qui sotto è la foto davvero carina che mi è piaciuta tanto
di Stéphane ad Angarsk con la torta
E due video - uno con una simpatica intervista in francese
Se non capiste il francese eccovi il link della traduzione in inglese dell'intervista per Absolute Skating
il secondo con Stéphane che esprime un desiderio che vorrebbe realizzare - chissà quale desiderio ha espresso?!
in bocca al lupo Stéphane anche io spero che il tuo desiderio si avveri ;-)
Altre foto della comunità Lambiel_ru relative a questi festeggiamenti le potete trovere Qui
Se voleste condividere foto o video come ho fatto io chiedete a loro sono molto disponibili gradiscono solo avere un link di condivisione nel loro livejournal